L'ATTREZZATURA SUBACQUEA: UN MONDO TUTTO DA SCOPRIRE 3° parte
Un corso di Primo Livello o Open Water Diver, si compone di una parte di natura teorica e una parte di natura pratico operativa, il tutto ben amalgamato, al fine di fornire al subacqueo in erba le prime essenziali basi per poter andare in acqua in sicurezza e tranquillità.
Cominciamo ad affrontare, in questo nostro viaggio, la parte operativa, partendo dall’essenza, ovvero l’assemblaggio dell’attrezzatura Scuba e il suo smontaggio, ponendo l’accento sulle manovre di sicurezza necessarie al fine di essere certi che in acqua tutto sia sotto controllo.
L’attrezzatura Scuba (Self Contained Underwater Breathing Apparatus, ovvero apparato di respirazione subacqueo autonomo, chiamato amichevolmente gruppo), è la composizione di tutta la nostra struttura tecnologica e ha due scopi principali:
- poter fornire aria al subacqueo;
- permettere a questi di mantenere una posizione stabile in acqua, quello che noi sub chiamiamo Assetto Neutro.
Ma procediamo con ordine: intanto, è necessario dire che il gruppo è costituito dalla Bombola, dall’Erogatore tipo Octopus e dal GAV (Giubbotto ad Assetto Variabile), chiamato anche Jacket, anche se questo, in realtà, è soltanto una tipologia di GAV, ovvero quello che raccoglie aria sia nella parte posteriore che nelle parti laterali; lo scopo è quello di insegnare all'allievo subacqueo l'assemblaggio di questi tre elementi con ordine e consapevolezza.
In primo luogo si prende la bombola fra le gambe con la rubinetteria rivolta nella direzione del nostro sguardo, ovvero in avanti, e si calza nel fusto della bombola o bottiglia il GAV, chiudendo il fascione di fissaggio; a questo punto scatta il primo controllo, ovvero la bombola è ben fissata al giubbotto oppure no? non vorremmo certo incappare nel caso in cui la bombola si liberi dal GAV mettendoci certamente in difficoltà.
Con un manovra decisa ed energica si solleva il GAV e si verifica che la bombola rimanga solidale con esso; a questo punto si innesta il gruppo erogatore nella rubinetteria della bombola, accertandosi che tutto sia avvitato in modo corretto e si aggancia la frusta apposita al Jacket.
Apriamo quindi il rubinetto della bombola, tenendo il pulsante di spurgo di un secondo stadio aperto, al fine di evitare un colpo improvviso e violento dell’aria in pressione all’interno del circuito e, appena sentiamo aria fuoriuscire dall’erogatore, lasciamo il pulsante rendendo il circuito chiuso.
Il rubinetto della bombola deve essere aperto in prima battuta totalmente e poi si procede nel dare a questi un mezzo giro indietro. A questo punto ci si appresta ai vari controlli di buon funzionamento, verificando dal manometro che la pressione dell’aria corrisponda a circa 200 bar; se il valore dovesse essere inferiore, deve essere immediatamente segnalata la cosa al centro di ricarica e, comunque, con pressioni insufficienti non si deve procedere con l’immersione; inoltre si deve verificare che da entrambi i secondi stadi, l’atto respiratorio a richiesta si efficace e perfettamente funzionante.
Svolte tutte queste operazioni, l’attrezzatura è pronta e può essere utilizzata; prima però deve scattare il sistema di coppia, si l’importantissimo Sistema di Coppia. Come abbiamo detto più volte nei precedenti articoli, una delle basi della Subacquea è proprio la necessità di avere tra sub un'assistenza reciproca, sia in acqua che fuori dall’acqua. Questo porta a dire che una volta che i subacquei hanno assemblato il proprio gruppo, è buona norma che ci si faccia reciprocamente un controllo a vicenda, con il fine di dare all’immersione maggiore sicurezza ma anche di permettere al subacqueo di conoscere meglio l’attrezzatura del compagno, nel caso, ad esempio, sia necessario un soccorso o un assistenza in acqua. Una buona conoscenza dell’attrezzatura del proprio compagno favorisce le operazioni.
Ma ora che abbiamo assemblato il nostro gruppo cosa si deve fare?
Beh, sicuramente completare la vestizione con muta e cintura dei pesi, prendere maschera, snorkel e pinne, ma prima di ogni cosa ascoltare quello che il nostro istruttore ci deve comunicare durante il briefing, ma di questo ne parleremo la prossima volta.
Federico Gamberini
Istruttore NASE n° OWI13063624IT
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